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02/05/2023

Appalti pubblici: aumento dei costi dei materiali da costruzione e varianti in corso d'opera

In tema di appalti pubblici, il Ministero delle infrastrutture ha fornito chiarimenti alle s.a. con riferimento alle modalità per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione.

Quesito
Con il quesito 1755 del 31/01/2023 sottoposto al supporto giuridico del Servizio contratti pubblici del Ministero delle infrastrutture, una stazione appaltante (s.a.) ha indicato che per fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione per un intervento stradale:
- ha fatto richiesta di accesso al fondo adeguamento prezzi ai sensi dell'art. 26, comma 4. del D.L. 50/2022 e, successivamente,
- ha individuato una soluzione di variante che, ai sensi dell’art. 7, comma 2-ter, del D.L. 36/2022, avrebbe potuto portare ad una riduzione del costo dell’opera da utilizzare per le compensazioni (si veda Appalti pubblici: varianti in corso d'opera e aumento dei costi dei materiali da costruzione).

La s.a ha quindi chiesto se, nel caso in cui dopo aver perseguito la soluzione di variante fossero arrivati gli importi richiesti ai sensi dell'art. 26 del D.L. 50/2022, essa:
- avrebbe potuto trattenerli, considerando quanto corrisposto come anticipo all’appaltatore ed eventualmente utilizzarli per eseguire quanto stralciato con la variante;
- andassero restituiti al Ministero e in questo caso con quali modalità.

Risposta
Con risposta al quesito, il Ministero delle infrastrutture, premesso che la corretta modalità di gestione dell’appalto pubblico attiene esclusivamente alla sfera di responsabilità della stazione appaltante, ha indicato, in via generale, che qualora la s.a. avesse reperito, in tutto o in parte, le risorse necessarie per l’adeguamento prezzi successivamente alla data di presentazione della richiesta di accesso al fondo di cui all'art. 26, comma 4, del D.L. 50/2022, la s.a. doveva comunicare ufficialmente al Ministero la rinuncia all’erogazione degli importi corrispondenti alle risorse reperite e, qualora il Ministero avesse già provveduto all’erogazione di tali importi, la s.a. doveva provvedere al riversamento di tali somme al Ministero.

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Si ricorda che il nuovo Codice dei contratti pubblici prevede l'obbligo di inserimento delle clausole di revisione dei prezzi nei documenti di gara iniziali delle procedure di affidamento (si veda Clausole di revisione prezzi obbligatorie nel nuovo Codice dei contratti pubblici).

Dalla redazione