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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Deliberaz. G.R. Lombardia 11/07/2012, n. IX/3761
Deliberaz. G.R. Lombardia 11/07/2012, n. IX/3761
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[Premessa]LA GIUNTA REGIONALE Visto il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155 R “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” che ha istituito un quadro normativo unitario in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente; Visto, in particolare, l’art. 1, comma 3, del predetto decreto, che stabilisce le soglie di allarme e le soglie di informazione per l’ozono; Richiamato l’art. 2, comma 1, lettera n, che definisce la soglia di informazione come il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive; Richiamato, inoltre, l’art. 2, comma 1, lettera o, che definisce la soglia di allarme come il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati; Preso atto che, ai sensi dell’Allegato XII, 2ˆ comma, al decreto n. 155/2010, per l’ozono la soglia di informazione corrisponde a 180 microgrammi/m3 e che la soglia di allarme corrisponde a 240 microgrammi/m3, rilevati come massimo valore orario; 3Visto l’art. 14, comma 1, che, al superamento della soglia di informazione, prescrive l’adozione da parte delle Regioni o delle Provincie autonome di tutti i provvedimenti necessari per informare il pubblico in modo adeguato e tempestivo; Richiamato, altresì, l’art. 10, comma 1, che, con riferimento alla soglia di allarme, prescrive che le Regioni e le Provincie autonome adottano un piano d’azione nel quale si prevedono gli interventi da attuare nel breve termine qualora, alla luce delle condizioni geografiche, meteorologiche ed economiche, la durata o la gravità del rischio o la possibilità di ridurlo risultano, sulla base di una apposita istruttoria, significative; |
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ALLEGATO - PIANO D’AZIONE PER L’OZONO AI SENSI DELL’ART. 10, COMMA 1, DEL D.LGS. N. 155/2010 |
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Cos’è l’ozonoL’ozono è un gas naturale che si forma normalmente nella stratosfera, lo strato dell’atmosfera terrestre che si estende dai 10-15 Km fino a 30 Km circa. La sua presenza qui risulta di fondamentale importanza per la vita sulla terra, in quanto fornisce un eccellente schermo in grado di filtrare le radiazioni ultraviolette (UV), potenzialmente cancerogene. |
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Soglie di informazione e di allarmeIl D. Lgs. 155/2010 prevede per l’ozono una soglia di informazione e una di allarme. La soglia di informazione viene definita come il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive. |
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Effetti sulla saluteL’ozono troposferico costituisce una componente importante dello smog fotochimico; essendo un forte ossidante, è in grado di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio anche a basse concentrazioni, provocando irritazione agli occhi e alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare. La maggior parte di questi effetti sono a breve termine e cessano una volta che gli individui non sono più esposti ad elevati livelli di ozono, ma è noto che possano sussistere anche danni derivati da ripetute esposizioni di bre |
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Danni alla vegetazioneIl problema non è circoscritto alle aree urbane; infatti sia i precursori (NO2 e COV) che l’ozono stesso possono essere trasportati per centinaia di km, cosicché son |
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Comportamenti raccomandati diretti alla tutela della popolazionePoiché l’intensità degli effetti dell’ozono cresce con la durata dell’esposizione dell’individuo, la regola principale è quella di limitare l’esposizione e quindi principalmente limitare le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle ore 12.00 alle ore 16.00. E’ quindi consig |
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Comportamenti da adottare per la riduzione dell’inquinamento da ozonoLe principali azioni atte a ridurre l’inquinamento da ozono devono essere indirizzate verso il contenimento delle emissioni dei suoi precursori, NOx e COV. Gli ossidi di azoto (NOx) sono emessi nei processi di combustione a temperatura elevata (e quindi anche dai motori dei veicoli e, in assenza del riscaldamento durante l’estate, dai processi industriali che prevedono una combustione). I Composti Organici Volatili (COV) sono a loro volta emessi dal traffico veicolare e delle attività industriali; vengono rilasciati durante la movimentazione dei carburanti e l’uso di solventi e vernici ed anche da sorgenti naturali. Per una rapporto dettagliato sulle emissioni di COV ed NOx, si rimanda all’inventario re |
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Dati rilevatiPer conoscere l’andamento dell’ozono e i dati monitorati quotidianamente dalla Rete regio |
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