FAST FIND : NN4428

D.P.R. 02/09/1999, n. 348

Regolamento recante norme tecniche concernenti gli studi di impatto ambientale per talune categorie di opere.
Il presente decreto è stato abrogato a decorrere dalla data di entrata in vigore della parte seconda del D.Leg.vo del 03/04/2006 n. 152. In vigore dal 26.10.1999.
Scarica il pdf completo
56603 2194028
[Premessa]



Il Presidente della Repubblica


Visti l'articolo 87 della Costituzione;

Vista la direttiva del Consiglio

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
56603 2194029
Art. 1.

1. Le norme tecniche concernenti la redazione degli studi di impatto ambientale per ciascuna categori

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
56603 2194030
Allegato I

Con riferimento alle categorie di opere di cui all'articolo 1, comma 1, lettere da n) ad u), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377, le disposizioni di cui agli articoli 3, 4 e 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 1988 , sono così specificate ed integrate:

1. Oleodotti e gasdotti di lunghezza superiore a 40 km e diametro superiore o uguale a 800 mm, esclusi quelli disciplinati dal decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 526 .

Per quanto attiene il quadro di riferimento programmatico, la descrizione del progetto dovrà indicare le relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione di settore e di area, per gli aspetti relativi a:

quadro del mercato comunitario del gas naturale;

quadro del mercato interno dell'energia elettrica;

problematiche relative alla situazione del clima globale;

l'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza;

piani energetici nazionale e regionale;

eventuali altri strumenti di programmazione e di finanziamento nazionali o internazionali;

piani regionali di sviluppo industriale;

piani regionali per il trasporto;

piani regionali per la salvaguardia e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici o piani urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n. 183/1989 ;

strumenti urbanistici locali;

eventuali piani di sviluppo delle reti tecnologiche;

aree naturali protette nazionali e regionali; siti di interesse comunitario;

eventuali vincoli ai sensi delle leggi n. 1089/1939 , n. 1497/1939 , n. 431/1985 .

Per quanto attiene il quadro di riferimento progettuale si descriveranno:

modalità e scelte tecnologiche per il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla salute della popolazione, che si applicano alle tecnologie impiegate nella fase di costruzione ed in quella di esercizio dell'attività, con riferimento in particolare alla tutela della qualità dell'aria, alla tutela delle acque, all'utilizzo e trasporto di sostanze infiammabili, esplosive o tossiche, alla sicurezza degli impianti in oggetto, allo smaltimento dei rifiuti;

piano di inserimento ambientale;

criteri utilizzati nelle scelte del tracciato, raffrontando e motivando la soluzione prescelta con quelle delle alternative, con particolare riferimento all'occupazione dei suoli e all'uso delle risorse, alle migliori tecnologie disponibili, alla tecnologia di movimentazione dei prodotti; ed alle migliori pratiche per la progettazione in campo ambientale, in relazione a:

insediamenti abitativi e residenziali;

insediamenti industriali;

intersezione con strade, ferrovie, vie navigabili e altre infrastrutture di trasporto;

aspetti geologici, geomorfologici, idrologici;

attività agricole e forestali;

insiemi paesaggistici interessati; elementi di particolare rilievo paesaggistico e naturalistico, secondo la vigente normativa; aree interessate da presenze archeologiche, architettoniche e storiche; criteri di progettazione adottati con riferimento al rischio sismico, al rischio idrogeologico e ai processi di assestamento a lungo termine del terreno;

descrizione degli elementi costruttivi rilevanti della condotta, delle apparecchiature di movimentazione dei prodotti e degli eventuali sistemi di servizio;

descrizione relativa al quadro d'insieme degli impianti industriali e delle infrastrutture civili esistenti, rilevanti per il progetto in esame, nel territorio interessato (tracciati, caratteristiche, condizioni tecniche e di utilizzo) per poter valutare l'eventuale razionalizzazione del sistema delle infrastrutture;

descrizione delle infrastrutture civili e industriali funzionalmente connesse di trasporto dei prodotti e di servizio (stoccaggi, terminali portuali e ferroviari ed elettrodotti), con indicazione delle portate e delle caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze movimentate nelle condizioni normali di esercizio; degli eventuali sistemi ausiliari di additivazione previsti, con indicazione delle quantità e caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze ausiliarie o additivanti utilizzate;

descrizione delle condizioni operative dei sistemi destinati alla prevenzione delle varie forme di inquinamento (contenimento, abbattimento delle emissioni di inquinanti dell'aria, depurazione degli effluenti liquidi, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi, riduzione di rumori, vibrazioni, odori, ecc.) e dei sistemi di monitoraggio;

indicazione dei quantitativi dei prodotti movimentati annualmente e del consumo o utilizzo di materie prime, di energia e di risorse naturali;

ogni altra informazione specifica relativa a particolari tecnologie di manipolazione dei prodotti movimentati o all'uso dei materiali impiegati nello specifico impianto;

caratteristiche e quantità di emissione di metano e di altre sostanze in atmosfera e di effluenti liquidi dall'opera in progetto e di quelle funzionalmente connesse;

analisi dei possibili malfunzionamenti di sistemi e degli incidenti con possibili ripercussioni di carattere ambientale (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e nocive, tossiche e/o infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, esplosioni e incendi, interruzioni di attività, ecc.) con individuazione in termini quantitativi (quantità, portate di rilascio, durata, ecc.) delle possibili cause di perturbazione nei confronti delle componenti ambientali definite; descrizione dei sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi); predisposizioni per situazioni di emergenza;

tipo e durata prevedibile degli eventuali lavori di smantellamento, con indicazione di eventuali residui aeriformi, liquidi o solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilità di riutilizzo dell'impianto per altre finalità; trasformazione degli impianti esistenti;

piani di bonifica, risanamento e ripristino con riferimento alla fase di messa in opera e di smantellamento;

disponibilità per interventi di riequilibrio delle funzioni naturali;

eventuale disponibilità ad adottare strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.

Per quanto concerne il quadro di riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di riferimento programmatico e progettuale, nonché ai componenti e fattori di cui agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 dicembre 1988.

In particolare dovranno essere approfonditi, quantificati, ove possibile mediante l'uso di modelli, e descritti con carte tematiche specifiche, i seguenti aspetti:

potenziale inquinamento di acque superficiali e/o sotterranee provocati da rotture incidentali delle opere; frammentazione significativa dell'ambiente attraversato, con potenziale pregiudizio degli assetti ecosistemici e fruitivi;

alterazioni dei flussi idrici superficiali o sotterranei;

potenziali induzioni di rischi idrogeologici legati all'alterazione dell'assetto dei suoli;

consumi di habitat per specie vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del progetto;

contributi all'inquinamento atmosferico locale e regionale;

impatti legati a nuovi significativi ingombri nel paesaggio fisico e culturale;

impatti di varia natura collegati alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla realizzazione e all'esercizio, ed alla interazione con altri progetti o opere esistenti;

misure di corretto inserimento nel paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro e di tecniche di ingegneria naturalistica;

misure di mitigazione dei possibili impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di effetti sulla salute umana;

misure di compensazione e ripristino dei siti;

misure di monitoraggio e procedure di controllo previste;

indagine sulla vulnerabilità degli acquiferi all'inquinamento.

2. Stoccaggio di prodotti chimici e petrolchimici con capacità complessiva superiore a 80.000 m³; stoccaggio superficiale di gas naturali con una capacità complessiva superiore a 80.000 m³; stoccaggio di prodotti di gas di petrolio liquefatto con capacità complessiva superiore a 40.000 m³ stoccaggio di prodotti petroliferi liquidi di capacità complessiva superiore a 80.000 m³.

Per quanto attiene il quadro di riferimento programmatico, la descrizione del progetto dovrà indicare le relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione di settore e di area, per gli aspetti relativi a:

produzione di composti che danneggiano la fascia stratosferica di ozono;

problematiche relative alla situazione del clima globale;

l'inquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza;

piani nazionali del settore interessato;

piani energetici nazionale e regionale;

eventuali altri strumenti di programmazione e di finanziamento nazionali o internazionali;

piani regionali e provinciali dei trasporti;

piani regionali per la salvaguardia e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici o piani urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n. 183/1989 ;

piani d'area regionali per aree ad elevata concentrazione di attività industriali a rischio di incidente rilevanti;

piani regionali per lo sviluppo industriale;

strumenti urbanistici locali;

aree naturali protette nazionali e regionali; siti di interesse comunitario;

eventuali vincoli ai sensi delle leggi n. 1089/1939 , n. 1497/1939 , n. 431/1985 .

Per quanto attiene il quadro di riferimento progettuale si descriveranno:

modalità e scelte tecnologiche per il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla salute della popolazione, che si applicano alle tecnologie impiegate nella fase di costruzione ed in quella di esercizio dell'attività, con riferimento in particolare alla tutela della qualità dell'aria, alla tutela delle acque, all'utilizzo e trasporto di sostanze infiammabili, esplosive o tossiche, alla sicurezza degli impianti di stoccaggio, allo smaltimento dei rifiuti, alla prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti ed alla predisposizione delle relative misure compensative;

piano di inserimento ambientale;

criteri delle scelte, anche di tipo localizzative, raffrontando e motivando la soluzione prescelta con quelle delle alternative, con particolare riferimento all'occupazione dei suoli e all'uso delle risorse, alle migliori tecnologie disponibili ed alle migliori pratiche per la progettazione in campo ambientale, in merito alla tecnologia dei sistemi di stoccaggio dei prodotti, dei combustibili e dei rifiuti; dei sistemi di contenimento dei rilasci; dei sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera e di trattamento degli effluenti liquidi;

criteri di progettazione adottati con riferimento al rischio sismico e al rischio idrogeologico;

descrizione dei sistemi di stoccaggio con indicazione delle quantità e caratteristiche chimico-fisiche dei prodotti immagazzinati; dei sistemi di carico e scarico con indicazione delle quantità e caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze manipolate nelle condizioni normali di esercizio; dei sistemi di sicurezza prospettati per minimizzare gli spandimenti accidentali e per il trattamento in sicurezza dei medesimi; degli eventuali sistemi di additivazione con indicazione delle quantità e caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze additivanti utilizzate;

descrizione delle condizioni operative dei sistemi destinati alla prevenzione delle varie forme di inquinamento (contenimento dei rilasci, abbattimento delle emissioni di inquinanti dell'aria, depurazione degli effluenti liquidi, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi, riduzione di rumori, vibrazioni, odori, ecc.) e dei sistemi di monitoraggio;

descrizione delle infrastrutture civili e industriali funzionalmente connesse di trasporto dei prodotti e di servizio (terminali portuali, ferroviari e stradali, oleodotti, gasdotti ed elettrodotti);

indicazione dei quantitativi dei prodotti movimentati annualmente e del consumo o utilizzo di materie prime, di energia e di risorse naturali;

ogni altra informazione specifica relativa a particolari tecnologie di manipolazione dei prodotti stoccati o all'uso dei materiali impiegati nello specifico impianto;

caratteristiche e quantità delle emissioni in atmosfera e effluenti liquidi;

analisi dei possibili malfunzionamenti di sistemi e/o processi con possibili ripercussioni di carattere ambientale e sull'uomo (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e nocive, tossiche e/o infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, rilasci di radioattività, esplosioni e incendi, interruzioni di attività, ecc.) e degli incidenti durante la movimentazione di sostanze pericolose, con individuazione in termini quantitativi (quantità, portate di rilascio, tempi di reazione, durata, aree d'impatto, scenari incidentali, ecc.) delle possibili cause di perturbazione nei confronti delle componenti ambientali e antropiche definite; descrizione dei sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi); predisposizioni per situazioni di emergenza;

tipo e durata prevedibile degli eventuali lavori di smantellamento, con indicazione di eventuali residui acriformi, liquidi o solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilità di riutilizzo dell'impianto per altre finalità; trasformazione degli impianti esistenti;

piani di bonifica, risanamento e ripristino con riferimento alla fase di messa in opera e di smantellamento;

disponibilità per interventi di riequilibrio delle funzioni naturali;

eventuale disponibilità ad adottare strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.

Per quanto concerne il quadro di riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di riferimento programmatico e progettuale, nonché ai componenti e fattori di cui agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 dicembre 1988 .

In particolare dovranno essere approfonditi, quantificati, ove possibile, median

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.

Dalla redazione

  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Impatto ambientale - Autorizzazioni e procedure
  • Tutela ambientale

L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)

A cura di:
  • Alfonso Mancini
  • Studio Groenlandia
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Beni culturali e paesaggio

Il Restauratore dei beni culturali: figura, qualifica, attività riservate

ACQUISIZIONE DELLA QUALIFICA E ATTIVITÀ DEL RESTAURATORE (Le norme iniziali, poi abrogate, della Legge Merloni e dei decreti attuativi; Riconoscimento della qualifica nel Codice dei beni culturali e nei decreti attuativi; Elenco dei restauratori per settori di competenza; La figura del Restauratore di beni culturali nelle norme sui lavori pubblici) - FASE TRANSITORIA DI ACQUISIZIONE DELLA QUALIFICA (Normativa di riferimento sulla fase transitoria; Linee guida applicative e bando definitivo del 22/06/2015).
A cura di:
  • Dino de Paolis
  • Esercizio, ordinamento e deontologia
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Professioni
  • Inquinamento acustico

Tecnico competente in acustica ambientale: disciplina, requisiti, elenco

A cura di:
  • Studio Groenlandia
  • Demanio
  • Pubblica Amministrazione
  • Demanio idrico
  • Acque
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali

Concessioni demaniali marittime, canoni aggiornati, proroghe e scadenze

A cura di:
  • Dino de Paolis
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Inquinamento elettrico ed elettromagnetico

I catasti delle sorgenti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

A cura di:
  • Anna Petricca