Sent.C. Stato 22/04/2002, n. 2197

1. Nelle gare d'appalto di lavori pubblici il rinvio effettuato da una clausola del bando ad una determinata disposizione normativa da osservare come regola del procedimento della stessa gara deve intendersi come rinvio materiale e non dinamico; pertanto il detto procedimento - così come fissato dalla lex specialis (costituita da capitolato speciale d'appalto, bando di gara e lettera d'invito, ndr) - resta indifferente ed insensibile alle successive modifiche od alla abrogazione della disposizione normativa alla quale è stato fatto rinvio. 2. Nelle gare d'appalto di lavori pubblici ai fini della valutazione del requisito di capacità tecnica deve tenersi conto anche dei lavori eseguiti dall'impresa in appalto non solo dalla pubblica Amministrazione ma anche da privati. 3. Nelle gare d'appalto di lavori pubblici il termine di 10 giorni stabilito dall'art. 10, comma 1 quater, della L. 11 febbraio 1994 n. 109 ha natura perentoria per la verifica prima dell'apertura delle buste ma non anche per la verifica riguardante l'impresa aggiudicataria dell'appalto.