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L.G. Cons. Sup. LL.PP. 13/07/2018

Procedure seguite per la richiesta ed il rilascio di Certificati di Valutazione Tecnica (CVT) per sistemi o kit ricadenti nell’applicazione del Cap. 11, punto 11.1 caso C) del DM 17 gennaio 2018, Norme Tecniche per le Costruzioni.
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TESTO DEL DOCUMENTO

Ai fini della presentazione dell’istanza di rilascio dei CVT, ovvero per integrazioni e rinnovi degli stessi, si descrive nel seguito il procedimento adottato dalla Divisione.


1. La società che intende commercializzare un prodotto, sistema o kit (nel seguito detto “Fabbricante”) ed ottenere la certificazione di cui trattasi, presenta al STC (Divisione 2^), all’indirizzo PEC della Divisione cslp.div-tecnica2@pec.mit.gov.it, una apposita istanza, con la chiara indicazione dei prodotti (FRP o altri sistemi) che intende qualificare, con allegato il bonifico di 250 € come pagamento iniziale di richiesta previsto dal D.M. n. 267 del 26.11.2012. In alternativa, l’istanza può essere presentata al STC in forma cartacea, su carta intestata e firmata dal Legale rappresentante della società. All’istanza deve essere allegato il bonifico di 250,00 € come pagamento iniziale di richiesta previsto dal D.M. n. 267 del 26.11.2012.


2. Nella medesima domanda, il Fabbricante indica il Laboratorio al quale intende affidare le prove sui prodotti da qualificare, indicando quali prove si intende effettuare, con riferimento alle indicazioni delle specifiche Linee guida, chiedendo contestualmente il nulla-osta del STC sul nominativo del laboratorio proposto. A tale scopo l’istanza può essere accompagnata da una breve Relazione predisposta dal Laboratorio stesso, che illustri la propria organizzazione, le procedure interne adottate, le competenze e la specifica esperienza maturata dal personale nello specifico settore oggetto della valutazione delle prestazioni del prodotto in parola, nonché le attrezzature impiegate per le prove e ogni altra informazione utile al Servizio Tecnico Centrale per esprimere il proprio avviso sull’idoneità di detto Laboratorio. Se ritenuto opportuno, il Servizio potrà effettuare una visita ispettiva presso il predetto Laboratorio per verificare i requisiti dichiarati. Sulla base della citata Relazione ed eventualmente degli esiti della visita di sopralluogo, il Servizio provvederà a rilasciare o meno il predetto nulla-osta all’esecuzione delle prove. Quanto sopra può essere evidentemente omesso se il laboratorio indicato è già stato oggetto, in precedenza, di valutazione da parte del Servizio Tecnico Centrale.


3. La Divisione verifica le caratteristiche del Laboratorio proposto – eventualmente effettuando presso il laboratorio una visita ispettiva -e rilascia, salvo impedimenti significativi, il proprio nulla-osta, con l’intesa che il Fabbricante o il laboratorio comunichino per tempo al STC il programma delle prove, per dare alla Divisione 2^ la possibilità di assistere eventualmente a qualche giornata di prove. Il Fabbricante può quindi procedere con l’inizio delle prove.


4. Ultimate le prove, il Fabbricante trasmette al STC (Divisione

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ALLEGATO 1 CARATTERISTICHE DEL CVT E SUCCESSIVI ADEMPIMENTI - RINNOVO

Il CVT ha in genere una validità di 5 anni dalla data di rilascio e può essere rinnovato. Il Servizio Tecnico Centrale, mediante pubblicazione sul sito del Consiglio Superiore dei Lavori

Pubblici e sul sito Sicurnet 2, porta a conoscenza di tutti i soggetti interessati il provvedimento di rilascio di un CVT, al fine di rendere possibile, in modo inequivocabile, il riconoscimento dei sistemi, prodotti o kit qualificati, attraverso il riferimento al Fabbricante, allo stabilimento, alle caratteristiche del sistema, il riconoscimento del marchio adottato.

Il prodotto può essere utilizzato a fini strutturali solo dopo il rilascio del CVT. La validità del CIT è subordinata al permanere delle caratteristiche del sistema, delle condizioni di produzione in fabbrica, dell’organizzazione del controllo interno. A tal fine il Fabbricante, nel corso di validità dei 5 anni previsti, con cadenza annuale

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ALLEGATO 2 SISTEMI DI RINFORZO IN FRP

I sistemi di rinforzo FRP, realizzati mediante l’impiego di fibre lunghe e continue di vetro, carbonio o arammide, ed immerse in una matrice polimerica termoindurente, oggetto delle specifiche Linee guida per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo di interventi di rinforzo di strutture di c.a., c.a.p. e murarie mediante FRP, sono di due tipi:

- Sistemi preformati, costituiti principalmente da elementi a forma di lastre sottili (lamine o nastri) preparati in stabilimento mediante pultrusione, o altri processi produttivi di comprovata validità tecnologica e successivamente incollati in cantiere alla membratura da rinforzare con collanti forniti dallo stesso Produttore. Sono escluse le barre e gli elementi di altre sezioni, differenti da quella rettangolare sottile.

- Sistemi impregnati in situ, costituiti da fogli o tessuti di fibre uni o multi-direzionali, impregnati direttamente in cantiere con resina polimerica, che può fungere anche da adesivo al substrato interessato dall’intervento di rinforzo.

Per quanto attiene la presentazione dell’istanza di rilascio del CVT, e la successiva istruttoria da parte della Divisione II del STC, vale quanto riportato nella procedura di cui sopra.

Al riguardo si ritiene tuttavia oppor

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