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Circ. P.G.R. Piemonte 08/11/2016, n. 4/AMB

Indicazioni in merito alle varianti relative a procedimenti concernenti progetti la cui approvazione comporti variante per espressa previsione di legge, di cui al comma 15 bis dell’articolo 17 bis della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo).
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1. Ambito applicativo

Obiettivo della presente circolare è quello di fornire indicazioni in merito ai procedimenti che comportano varianti alle previsioni del piano regolatore disciplinate al comma 15 bis dell’articolo 17 bis della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56R (Tutela ed uso del suolo), ovverosia le varianti relative a progetti la cui approvazione comporta variante per espressa previsione di legge.

Si tratta, per esempio, dei procedimenti diretti all’autorizzazione unica degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, di cui all’articolo 208 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152R (Norme in materia ambientale), degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità), e di altre tipologie di procedimenti autorizzatori elencati all’Allegato A, per i quali le norme di riferimento espressamente fanno discendere la variante dall’approvazione del progetto dedotto in conferenza. Siffatta elencazione costituisce elemento di supporto all’individuazione dei procedimenti che costituiscono variante per espressa previsione di legge ma non preclude l’individuazione di ulteriori fattispecie analoghe.

L’introduzione del comma 15 bis all’articolo 17 bis della l.r. 56/1977 nasce dal recepimento di molti giudicati formatisi sul punto e orientati ad affermare come i procedimenti di cui sopra siano sorretti da un particolare fav

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2. Competenza alle valutazioni istruttorie

Diversa questione concerne il soggetto legittimato alla valutazione dei citati aspetti urbanistici ed ambientali nella conferenza di servizi approvativa dei progetti delle opere o interventi.

Secondo l’

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3. Indicazioni procedimentali per la valutazione degli aspetti urbanistici ed ambientali nell’ambito del procedimento approvativo dell’opera o intervento

Fatte queste precisazioni di ordine generale, occorre ora entrare nel dettaglio del procedimento preordinato, nel rispetto dei vincoli normativi e pianificatori generali all’autorizzazione dell’intervento, fornendo indicazioni per un suo svolgimento ispirato ai criteri di razionalizzazione, semplificazione ed accelerazione dei procedimenti, ivi incluso il procedimento di variante.

La norma di cui al comma 15 bis più volte richiamato richiede che la valutazione degli aspetti urbanistici inerenti la variante avvenga nell’ambito del procedimento autorizzativo, lasciando eventualmente ad un momento successivo all’autorizzazione il mero adeguamento materiale della destinazione urbanistica.

Resta inteso che la documentazione di progetto necessaria alla valutazione istruttoria della fattibilità della variante, come riassunta all’Allegato B e da soppesare, come poc’anzi ricordato, secondo il criterio del minimo aggravio possibil

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4. Rapporto fra comma 15 bis ed altri commi dell’articolo 17 bis della l.r. 56/1977

La norma di cui all’articolo 17 bis della l.r. 56/1977R disciplina diverse ipotesi di varianti semplificate e nello specifico:

− varianti conseguenti all’approvazione degli accordi di programma di cui all'articolo 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267R (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali);

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Allegato A - Elenco indicativo dei procedimenti disciplinati dal comma 15bis dell’articolo 17bis della legge regionale n. 56/1977

Parte di provvedimento in formato grafico

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Allegato B - Elenco indicativo degli elaborati da allegare all’istanza di variante per i procedimenti disciplinati al comma 15 bis dell’art. 17 bis della L.R. 56/1977

In analogia al comma 14 dell’art. 17 bis della l.r. 56/1977R gli elaborati delle varianti urbanistiche relative ai procedimenti di cui al comma 15 bis dell’art. 17 bis della l.r. 56/1977, necessari sia alla predisposizione delle varianti stesse sia alla valutazione degli aspetti urbanistici, possono avere contenuto limitato alla considerazione delle aree o degli aspetti oggetto della variante e devono prevedere:


Relazione Illustrativa

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