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Circ.P.G.R. Piemonte 13/01/2003, n. 1

L.R. 14.12.1998, n. 40 recante "Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione". Linee guida per l'analisi di compatibilità ambientale applicata agli strumenti urbanistici comunali ai sensi dell'art. 20.
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[Premessa]


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1. PREMESSA

L'articolo 20 della L.R. 40/98 R prevede la necessità di verificare rispetto a specifiche tematiche l'idoneità delle scelte operate dalla pianificazione in relazione alle modifiche che esse comportano sull'ambiente.

Tale articolo si riferisce ad un insieme di piani e programmi tra i quali sono compresi quelli che hanno rilevanza sul territorio. Per ogni tipo di tali strumenti bisogna definire il livello di approfondimento da conseguire nelle analisi da condurre, stante la constatazione che i diversi piani che hanno rilevanza sulla gestione del territorio sono in gerarchia scalare dal generale al particolare.

Già in precedenza la Regione, con un Comunicato N1, ha sottolineato la necessità di rendere visibili a livello di piano le indagini effettuate in base ai contenuti dell'articolo 20 durante l'iter di formazione degli strumenti di pianificazione.

Pur non sottovalutando l'importanza degli strumenti strategici di pianificazione del territorio (piani territoriali regionali e provinciali, piani settoriali ecc.), in questa prima fase di approfondimento sui contenuti dello studio di compatibilità ambientale si vuole affrontare in particolare il tema relativo ai piani rego

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2. RAPPORTI TRA ART. 20 DELLA L.R. 40/98 E L.R. 56/77

L'articolo 20 della L.R. 40/98 stabilisce che "gli strumenti di programmazione e pianificazione ....... sono studiati ed organizzati sulla base di analisi di compatibilità ambientale"; gli stessi "contengono all'interno della relazione generale le informazioni relative all'analisi di compatibilità ambientale" di cui all'allegato F della L.R. 40/98.

Viene affermato inoltre che "l'adozione ed approvazione di detti piani e programmi ...... avviene anche alla luce delle informazioni e valutazioni" contenute in tale relazione.

Lo stesso articolo 20 della L.R. 40/98 sottolinea che "l'analisi condotta valuta gli effetti, diretti ed indiretti, dell'attuazione del piano o del programma sull'uomo, la fauna, la flora, il suolo e il sottosuolo, le acque superficiali e sotterranee, l'aria, il clima, il paesaggio, l'ambiente urbano e rurale, il patrimonio storico, artistico e culturale, e sulle loro reciproche interazioni, in relazione al livello di dettaglio del piano o del programma e fornisce indicazioni per le successive fasi di attuazione".

Va precisato che tali elementi sono

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3. L'AMBITO DI APPLICAZIONE

L'articolo 20 della L.R. 40/98 richiede l'analisi di compatibilità ambientale per "gli strumenti di programmazione e di pianificazione che rientrano nel processo decisionale relativo all'assetto territoriale e che costituiscono il quadro di riferimento per le successive decisioni d'autorizzazione".

Rispetto agli strumenti della pianificazione territoriale ed urbanistica questa affermazione sottintende l'intera gamma di piani attualmente definiti dalla legislazione nazionale e regionale vigente: dai piani territoriali regionali e provinciali, ai piani regolatori comunali, agli strumenti urbanistici esecutivi, senza dimenticare i piani paesistici, i piani d'area e i piani di settore (ad es. di bacino, delle attività estrattive, dei trasporti ecc.).

Risulta chiaro, come già evidenziato, che il tipo di analisi da condurre sarà proporzionato alla scala territoriale di riferimento del piano e al tipo di strumento in oggetto.

Un altro aspetto rilevante riguarda l'assoggettamento all'analisi di compatibilità ambientale delle "varianti sostanziali" agli strumenti sopra elencati.

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4. IL COMMA 5 DELL'ARTICOLO 20, L.R. 40/98

Il 5° comma dell'art. 20 della L.R. 40/98 prevede per piani e programmi urbanistici alcune possib

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4.1 Casi di esclusione automatica dalla procedura di via ex art.10 L.R. 40/98

Il 5°comma prevede che i "piani e programmi studiati ed organizzati sulla base di analisi di compatibilità ambientale possono prevedere condizioni di esclusione automatica dalla procedura di VIA di progetti di cui agli allegati B1, B2 e B3, non ricadenti, neppure parzialmente, in aree protette, come previsto dall'articolo 10, comma 4 (...)".

L'analisi di compatibilità ambientale prevista dall'art. 20 L.R. 40/98 per i piani e programmi urbanistici può quindi avere - al di là delle "informazioni" (come recita la legge) di natura ambientale richieste dall'allegato F della L.R. 40/98 - anche contenuti "pr

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4.2 Casi di sottoposizione alla procedura di via

Il 5° comma dell'art. 20 L.R. 40/98 prescrive che piani e programmi "possono altresì prevedere di sottoporre alla procedura di VIA tipologie di

opere o interventi non incluse negli allegati A1, A2, B1, B2 e B3, in relazione alla particolare sensibilità ambientale di un territorio; in questo caso l'autorità preposta all'adozione e approvazione dello strumento notifica alla Regione le decisioni assunte al fine di consentire gli adempimenti di cui all'articolo 23, comma 6.".

I piani e programmi urbanistici, studiati ed organizzati sulla base di analisi

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4.3 La possibilità di individuazione dei criteri per l'autorità competente da utilizzare nella fase di verifica ex art. 10 L.R. 40/98

Un'altra possibilità operativa prevista dal 5° comma dell'art. 20 L.R. 40/98 è quella per cui piani e programmi , studiati ed organizzati sulla base di analisi di compatibilità ambientale, possono prevedere "criteri per l'autorità competente da utilizzare nella fase di verifica di cui all'articolo 10, commi 1, 2 e 3".

Sostanzialmente l'art. 10 della L.R. 40/98 contiene già le linee operative da seguire in fase di verifica VIA, in quanto il primo comma individua gli elaborati progettuali da presentarsi a corredo della domanda, nonché l'elenco delle autorizzazioni da acquisire da parte del proponente; il secondo comma stabil

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5. ANALISI DEI CONTENUTI DELL'ALLEGATO F ALLA L.R. 40/98

Un primo passo per la definizione degli elementi da considerare per la predisposizione della relazion

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Lettera a): Il contenuto del piano o del programma ed i suoi obiettivi principali nei confronti delle possibili modifiche dell'ambiente.

Occorre valutare le implicazioni dal punto di vista ambientale delle principali direttrici di svilupp

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Lettera b): le caratteristiche ambientali di tutte le aree che possono essere significativamente interessate dal piano o dal programma

Corrisponde ad una sintesi generale della descrizione delle caratteristiche ambientali delle aree oggetto di tr

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Lettera c): qualsiasi problema ambientale rilevante ai fini del piano o del programma, con specifica attenzione alle aree sensibili ed alle aree urbane.

Le problematiche ambientali rilevanti possono essere ricondotte alla presenza diffusa sul territorio

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Lettera d): gli obiettivi di tutela ambientale di cui all'articolo 20 comma 1, perseguiti nel piano o nel programma e le modalità operative adottate per il loro conseguimento.

Corrisponde alla definizione degli obiettivi di qualità ambientale che si intende raggiungere in relazione alle singole zone a carattere omogeneo individuate all'interno dello studio di compatibilità ambientale del piano.

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Lettera e): i prevedibili impatti ambientali significativi e la valutazione critica complessiva delle ricadute positive o negative sull'ambiente derivanti dall'attuazione del piano o del programma.

In riferimento alle singole previsioni andranno analizzati gli impatti positivi e negativi derivanti dall'attuazione del piano.

Andrà predisposto un approfondimento specifico che inquadri la situazi

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Lettera f): le alternative considerate in fase di elaborazione del piano o del programma

La descrizione delle ipotesi alternative va ricondotta in primo luogo alla fase iniziale di impostazi

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Lettera g): le misure previste per impedire, ridurre e ove possibile compensare gli impatti ambientali significativi derivanti dall'attuazione del programma.

La valutazione degli impatti relativamente agli ambiti interessati dal piano deve fornire elementi ch

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6. LINEE GUIDA PER LA STESURA DELLA RELAZIONE DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALE

Al fine di facilitare la predisposizione dello studio sugli impatti ambientali relativi alle previsioni di piano regolatore, si propone in questo paragrafo un indice ragionato relativamente ai contenuti delle analisi da predisporre.

La relazione di comp

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INTRODUZIONE

In essa saranno riassunti i contenuti del piano in riferimento agli obiettivi generali che si vogliono rag

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DESCRIZIONE E CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO

In primo luogo si provvederà a suddividere il territorio comunale interessato dalla variazione

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DEFINIZIONE OBIETTIVI E AZIONI

Rispetto a ciascun ambito andranno definiti gli obiettivi di tutela ambientale da raggiungere attrave

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PREVISIONI DI PIANO

Le previsioni di piano andranno sintetizzate per ciascun ambito e poste in relazione agli obiettivi p

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ANALISI DEGLI IMPATTI

Lo studio dovrà porre in evidenza le conseguenze relative all'attuazione delle previsioni mett

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RICADUTE NORMATIVE E PREVISIONALI

In questa parte andranno richiamati tutti gli indirizzi o prescrizioni contenuti all'interno del test

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SINTESI DEI CONTENUTI

La parte conclusiva della relazione dovrà contenere una sintesi dei principali contenuti espressi in linguaggio non tecnico, in modo facilitarne la comprensione ai fini della partecipazione e della pubblicità, che si traduce nella possibilità da parte di qualunque soggetto di formulare osservazioni sul piano in argomento all'autorità preposta all'adozione e/o all'approvazione dello stesso.

La sottostante tabella, che definisce il quadro sinottico complessivo rispetto agli ambiti individuati, riassume il percorso logico da seguire per l'impostazione della relazione di compatibilità e può rappresentare la sintesi conclusiva dello studio effettuato.


Ambiti omogenei

Caratteristiche ambientali e stato delle risorse

Obiettivi di tutela ambientale

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7. CONSIDERAZIONI SULLA SOSTENIBILITÀ DEL PIANO

La relazione di compatibilità del piano, come finora descritta, è rappresentativa principalmente degli aspetti ambientali; come già sottolineato in precedenza, tuttavia, essa potrebbe considerare anche elementi non appartenenti alla sfera prettamente ambientale, ma rilevanti per valutare l'effettiva sostenibilità delle scelte avanzate, anche sotto il profilo delle compatibilità territoriali e delle necessità di sviluppo delle comunità locali.

Queste tematiche meritano una breve riflessione, anche se non sono l'oggetto principale di queste istruzioni, in quanto la materia della compatibilità territoriale assumerà sempre più in un prossimo futuro la valenza di sintesi delle varie componenti settoriali analizzate, in modo da rappresentare la complessità delle interrelazioni disciplinari che sottendono alle ipotesi di utilizzo della risorsa territorio. La Regione

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8. CONCLUSIONI

Dal quadro generale delle indicazioni presentate emerge la consapevolezza dell'estrema evoluzione cui è soggetta la materia trattata, anche al di l&agrav

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I LIVELLI DI ANALISI

In primo luogo si ritiene indispensabile riaffermare il concetto di contestualizzazione dell'analisi relativamente al tipo di strumento urbanistico.

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LE MATERIE TRATTATE

Si suggerisce in questa fase, di primo approfondimento, la possibilità di supportare la valuta

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GLI INDICATORI AMBIENTALI

Rappresentano un momento rilevante nella definizione dello studio. Si ritiene necessario in una prima

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LE CARATTERISTICHE AMBIENTALI

Anche per esse si dovrà tendere alla definizione di un mix di componenti, sia ambientali che t

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LE RICADUTE NORMATIVE

Si ritiene importante che gli esiti dello studio ambientale siano finalizzati ad introdurre all'interno delle norme di attuazione del piano indirizzi e prescrizioni che rendano "operanti" le valutazioni e le considerazioni emerse in sede di analisi, allo stesso tempo devono essere esplicitate tutte le misure compensative prev

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