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Cedimenti del terreno e delle fondazioni: cause e possibili soluzioni

Un terreno di fondazione può cedere e le cause possono essere molteplici e concatenate fra loro. Una delle più frequenti, dovute ai radicali cambiamenti climatici degli ultimi anni, è l’essicazione del terreno in periodi di forte siccità, ma possono incidere anche la presenza di scavi in prossimità di un edificio, le perdite di pluviali o di fognature, che causano variazioni del contenuto idrico e un indebolimento del terreno stesso.
GEOSEC

Se poi un terreno è prevalentemente argilloso sarà maggiormente sensibile a questi cambiamenti, favorendo ritiri e/o rigonfiamenti del suo volume con conseguenti abbassamenti del suolo e quindi dell’edificio costruito su di esso.

Solo definendo il contesto geologico e poi le cause che hanno portato al cedimento sarà possibile decidere come intervenire adeguatamente per consolidare e rinforzare di nuovo il terreno e le fondazioni, riportando la sicurezza di una costruzione ad un livello di stabilità adeguato.

Iniezioni di resina o micropali presso infissi?

Negli ultimi anni le tecnologie di consolidamento del terreno sono ampiamente evolute e le soluzioni a disposizione sono diverse: dalle iniezioni mirate di resine espandenti ai micropali presso infissi. «Per avere la certezza di quale soluzione è meglio adottare occorre un’analisi approfondita del problema. Il nostro ufficio tecnico offre una consulenza sia a clienti privati che a progettisti edili ed imprese di manutenzioni e costruzioni - ci racconta Marco d’Attoli, ingegnere GEOSEC responsabile dell’ufficio tecnico, l’azienda leader nel settore dei consolidamenti con iniezioni mirate ed espandenti -  Gli studi sulle resine e sulle metodologie di consolidamento dei terreni hanno permesso ormai di risolvere decine di migliaia di casi in modo rapido e mini invasivo grazie soprattutto alla possibilità di controllare per immagini ripetitive e 3D ottenute dalla diagnostica geofisica (ERT). Ma anche il mondo dei micropali ha subito una rivoluzione tecnologica non indifferente, consentendo il rinforzo strutturale delle fondazioni in modo definitivo e più profondo secondo tecnologie anch’esse poco invasive».

Compito degli esperti di settore e dell’ingegnere progettista è individuare quale, tra le tecnologie a disposizione, risulta essere la più adatta, caso per caso, in relazione allo specifico contesto geotecnico e alla causa del cedimento per la miglior risoluzione del dissesto.

GEOSEC offre la sua quasi ventennale esperienza di settore nell’applicazione di entrambe le soluzioni tecnologiche di consolidamento mini invasivo.

Due casi risolti con successo.

Micropali:
asilo nido “Peter Pan” di Porto Tolle.

In questo edificio erano presenti diffusi cedimenti differenziali verticali e il progettista dell’opera ha scelto di consolidare in sicurezza la struttura di fondazione mediante l’installazione di micropali d’acciaio presso infissi. Dai dati geologici ottenuti si è potuto constatare che sino alla profondità di 10 metri dal p.c., dopo un tetto argilloso limoso poco addensato di circa 3 m, si presentava una prevalenza di sabbia più o meno consolidata.

Nell’intervento di consolidamento sono stati progettati ed infissi 23 micropali modulari di acciaio del diametro 76 mm saldamente ancorati alla struttura di fondazione originaria tramite apposite piastre in acciaio a 18 barre d’ancoraggio e cordolo di collegamento in c.a.. I micropali sono stati presso infissi sino al raggiungimento del rifiuto strumentale.

Iniezione di resine espandenti:
Palazzo Contarini Corfù - Laguna di Venezia

L’edificio di indubbio pregio storico presentava un cedimento differenziale con evidenti fessure alla struttura all’interno di un contesto ambientale decisamente sfidante e complesso. La stratigrafia tipica lagunare e le difficoltà logistico operative hanno portato i tecnici ad optare unanimemente per un consolidamento mirato con iniezioni di resine espandenti.

Dalle indagini geognostiche è stata definita una stratigrafia tipica lagunare secondo le differenti profondità: fino a 3 mt dal piano di perforazione sono stati rilevati riporti di sabbia media limosa e frammenti di mattoni e malte. Tra i 3,4 e 4,2 mt di profondità limi sabbiosi e a 10 metri sabbie medie e fini di colore grigio chiaro.

L’intervento è stato eseguito sotto controllo tomografico ERT ed in particolare sono stati monitorati con precisione i parametri geoelettrici di resistività, ottenendo sequanze di immagini ad alta definizione che hanno consentito alla squadra operativa di consolidare in modo mirato il terreno delle fondazioni. L’intervento rimane ancora indubbiamente tra quelli più prestigiosi nel panorama delle problematiche risolta da GEOSEC. Eseguito ormai più di dieci anni fa, l’edificio risulta tutt’oggi perfettamente stabile ed in sicurezza.

 

 

 

GEOSEC S.r.L.
Via Mercalli, 2A
43122 Parma (PR)
Tel. 0521.334302 - 0521.339323
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