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25/10/2018

Realizzazione di una veranda e necessità del permesso di costruire

Il Consiglio di Stato ha ribadito che le verande realizzate sulla balconata di un appartamento necessitano del preventivo rilascio di permesso di costruire poiché comportano la chiusura di una parte del balcone, con conseguente aumento di volumetria e modifica del prospetto dell'immobile.

Nel caso di specie, il Consiglio di Stato ha ritenuto legittima la sanzione irrogata dal comune per la realizzazione di una struttura in cemento armato (costituita da pilastri e travi) sui lati nord e ovest della tettoia, tamponature laterali in vetro, con l’allungamento della trasanna della copertura sovrastante sostenuta da travi doppio T, e con la realizzazione (in sostituzione delle strutture verticali in profilati ad "I") di massetto in c.a. a sostegno delle porte in vetro, poiché si trattava di una struttura comportante un ampliamento volumetrico e una modifica del prospetto dell’edificio, in mancanza del prescritto titolo edilizio ed in contrasto sostanziale con la strumentazione urbanistica.

In proposito infatti la Sent. C. Stato 09/10/2018, n. 5801, in linea con sue precedenti pronunce, ha statuito che le verande realizzate sulla balconata di un appartamento, in quanto determinano una variazione planovolumetrica ed architettonica dell’immobile nel quale vengono realizzate, sono senza dubbio soggette al preventivo rilascio di permesso di costruire. Né può assumere rilievo la natura dei materiali utilizzati, in quanto la chiusura del balcone (o di una sua parte), anche ove realizzata con pannelli in alluminio, costituisce comunque un aumento volumetrico.

Il Consiglio di Stato inoltre ha escluso che la trasformazione di un balcone o di un terrazzo in veranda costituisca una “pertinenza” in senso urbanistico. La veranda integra, infatti, un nuovo locale autonomamente utilizzabile, il quale viene ad aggregarsi ad un preesistente organismo edilizio, per ciò solo trasformandolo in termini di sagoma, volume e superficie.

 

Dalla redazione